Eddie "One String" Jones: la chitarra monocorde come strumento percussivo

Eddie "One String" Jones: la chitarra monocorde come strumento percussivo

Eddie “One String” Jones è un cantante e musicista americano, attivo a Los Angeles, in California, alla fine degli anni ‘50. La biografia del bluesman è, in larga parte, ignota. Non si sa neppure se il suo nome vero sia Eddie Jones o Jessie Marshall. In ogni caso, One String è un suonatore di diddley bow, uno strumento costruito con un’asse di legno, un barattolo di latta, un contenitore di vetro e una corda di metallo. Il musicista si esibisce al monocordo, con un approccio percussivo, impiegando una bottiglietta di vetro e un bastoncino di legno. Nel 1960, il designer Frederick Usher Jr. scopre il bluesman, nel quartiere Skid Row di Los Angeles. Colpito tanto dall’attitudine quanto dall’armamentario, registra One String in un vicolo. E, con il supporto dei collaboratori Richard Barlow e Roderick Usher, pianifica altre due sedute d’incisione. Proprio nel tentativo di rintracciare il suonatore di monocordo per una seconda sessione, il designer si imbatte in Edward Hazelton, cantante e armonicista originario di Sumter, South Carolina. Su invito di Usher, Jones e Hazelton si esibiscono a una festa privata ad Hollywood. E il materiale registrato dai due musicisti finisce, così, per confluire nello stesso progetto. La Portents pubblica l’LP One String Blues a nome Eddie “One String” Jones e Edward Hazelton nel 1964. Ma a quel punto, entrambi i bluesman sono già scomparsi nel nulla. Se il repertorio di Hazelton è abbastanza consueto, la produzione di Jones è fortemente originale. D’altra parte, l’utilizzo del diddley bow mantiene forti i legami con la musica africana.

Eddie “One String” Jones e Edward Hazelton pubblicano l’LP One String Blues per la Portents nel 1964. Nel 1968 la Takoma ristampa il disco con una copertina differente.

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